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Nel 1947 un imprenditore, Mario Pavesi, ebbe l'idea di aprire un luogo di ristoro sul bordo dell'autostrada Torino-Milano. Lì i viaggiatori potevano fermarsi, rifocillarsi, gettare un'occhiata ai biscotti esposti per la vendita, imparando ad apprezzare i «Pavesini». Quello spaccio fu il primo di tanti altri «grill» - come li chiamavano in America - disseminati lungo la crescente rete autostradale italiana. Sarebbero diventati in breve tempo una parte importante non soltanto del panorama, ma soprattutto della cultura: insieme alla televisione e ai supermercati, i viaggi e le soste hanno contribuito in maniera consistente a educare il gusto e le abitudini degli italiani. In questa prospettiva Luigi Cremonini si inserisce senza soluzione di continuità, come un imprenditore alimentare affine a quelli che lo hanno preceduto e animato dai medesimi intenti. Il gruppo da lui fondato è una realtà composita che si può riassumere nello sforzo di fare arrivare al cliente finale il meglio dei prodotti alimentari e dei servizi. In quest'ultimo campo opera Chef Express, leader italiana nelle stazioni ferroviarie e protagonista anche nel settore aeroportuale e in quello autostradale, dove la sua presenza conta oltre le cinquanta aree di ristoro. L'acquisizione dell'area di Novara ha un valore simbolico, segnando una nuova stagione nella tipologia e nella qualità del servizio al cliente in viaggio. Valendosi della propria esperienza, che va dai ristoranti Roadhouse a numerosi format concepiti per soddisfare la varietà dei gusti e dei bisogni dei viaggiatori, Chef Express oggi trasforma la propria offerta: non più soltanto un «ristorante in autostrada», bensì un'area di servizi dove, oltre a un'ampia scelta di format di ristoro e di prodotti, ai turisti e ai professionisti della strada viene offerto tutto ciò che può contribuire a far-la diventare una loro area di sosta preferenziale.